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Ultimi chiarimenti da parte dell’Agenzia dell’Entrate: la cedolare secca al 10% è applicabile anche al contratto transitorio.

In occasione dell’annuale convegno de “L’Esperto risponde- Il Sole 24 Ore”, l’Agenzia dell’Entrate ha chiarito che la cedolare secca sugli affitti con aliquota ridotta (al 10% fino alla fine del 2017) è applicabile anche al contratto transitorio disciplinato dalla legge n.432/1998.

L’Agenzia dell’Entrate finalmente ha fugato ogni dubbio su questo ulteriore aspetto della normativa della cedolare secca.

Si chiarisce che il discrimine fra la possibilità di applicare l’aliquota ridotta o meno, è rappresentato dalla natura del canone (libero o concordato).

In pratica, quando l’immobile oggetto del contratto di locazione transitorio, è situato in uno dei Comuni definiti ad alta densità abitativa elencati dal CIPE del 2004, se si vorrà usufruire di questa agevolazione fiscale, occorrerà scegliere di applicare il canone concordato, cioè quello definito sulla base dei parametri previsti dagli Accordi territoriali.

Una buona notizia, sopratutto se collegata ai dati degli affitti relativi al 2016 e raccolti dalla nostra agenzia, che vedono il contratto transitorio, la cedolare secca e il canone concordato, fra le scelte preferite dai proprietari di immobili a Caserta. Adesso non resta che sperare che l’aliquota ridotta al 10% venga prorogata anche dopo la fine del 2017.

Vuoi sapere se questa informazione ti può aiutare nel tuo caso specifico? Contattaci: info@homingimmobiliare.it

L’assemblea di condominio è il luogo in cui la maggior parte di noi riesce a dare il peggio di sé.

È inutile negarlo. L’avviso di una imminente riunione di condominio scatena in ognuno di noi una serie di istinti primordiali. Perché si sa, si parlerà di spese, si dovranno prendere decisioni e bisognerà trovare un accordo anche con il condomino che proprio non ci va a genio.

A questo punto, dato che la partecipazione all’assemblea è un nostro diritto/dovere, dato che si discute delle regole del vivere in comune, tanto vale preparasi tecnicamente, spiritualmente e psicologicamente all’evento.

Manuale di sopravvivenza alla riunione di condominio

In primo luogo, occorre conoscere le regole del gioco, per cui, è bene ripetere alcune nozioni fondamentali.

  1. Convocazione. L’assemblea condominiale va convocata almeno 5 giorni prima della data scelta. Deve essere fatta in forma scritta, deve contenere data, orario e ordine del giorno. Deve essere consegnato a mezzo posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o a mano. È necessaria l’indicazione anche di una seconda convocazione in una data necessariamente diversa dalla prima.
  2. Ordinaria o straordinaria. L’assemblea dei condomini deve essere convocata almeno una volta all’anno per l’approvazione dei conti della gestione, dei preventivi di spesa e del consuntivo dell’anno precedente. Si parla di riunione straordinaria ogni qual volta venga convocata per decidere su questioni particolari.
  3. Quorum. È il numero di partecipanti necessario affinché la costituzione dell’assemblea sia valida (quorum costitutivo) o il numero di votanti necessario affinché la votazione sia valida (quorum deliberativo). Per essere validamente costituita, l’assemblea deve avere, in prima convocazione, almeno la maggioranza dei partecipanti che rappresenti i due terzi del valore dell’edificio (espresso in millesimi); in seconda convocazione, invece, almeno un terzo dei partecipanti al condominio che rappresentino almeno un terzo del valore dell’edificio.
  4. Partecipanti. Sono tenuti a partecipare i proprietari delle unità immobiliari, gli usufruttuari, gli inquilini laddove abbiano il diritto (dipende dal tipo di assemblea indetta).
  5. Delega. Se si è impossibilitati a partecipare, è possibile delegare ad altri condomini o altre persone. La delega per essere valida, deve essere rilasciata per iscritto.
  6. Deliberazioni. Con le deliberazioni si forma la volontà del condominio. In via generale, sono valide le delibere approvate dalla maggioranza dei votanti che rappresentino almeno metà del valore dell’edificio, in prima convocazione. È importante sapere che qualsiasi delibera si considera legittima (e produce quindi effetti), finché non venga dichiarata illegittima da un giudice.
  7. Verbale. La legge stabilisce che di ogni assemblea venga redatto un verbale che l’amministratore trascrive in un apposito registro.

Queste sono solo alcune informazioni di base relative al funzionamento dell’assemblea condominiale, tuttavia sono argomenti importanti da conoscere.
Altrettanto importante, però, è provare a capire quale comportamento tenere, per superare i conflitti e per raggiungere gli obiettivi desiderati.

E di questo parleremo nella seconda parte del nostro manuale!

il contratto transitorio, Il trilocale, e il canone concordato sono state le scelte dei casertani nel 2016.

Abbiamo fatto qualche calcolo anche quest’anno per capire se i dati del nostro lavoro corrispondono ai quelli nazioni sul mercato immobiliare della locazione. Tempo di bilanci, di risultati, di analisi.

Nel presentare i numeri è doveroso fare due premesse:

  1. si tratta di dati relativi alla nostra attività, svolta quasi esclusivamente nel territorio casertano;
  2. ogni numero è basato su dati reali (su quanto realmente è stato affittato e come) e non su proiezioni del dato nazionale.

Immobili

Nel 2016, gli affitti di immobili ad uso abitativo sono stati predominanti rispetto a quelli ad uso diverso (locali commerciali e uffici):

Contratti ad uso abitativo 93%
Contratti ad uso diverso 7%

Rispetto all’anno precedente, c’è stata una variazione del +63% per l’abitativo e del -10% sull’uso diverso.

Il trilocale risulta essere ancora l’appartamento maggiormente richiesto e affittato  con un 43% di scelte, con una variazione in aumento minima rispetto al 2015.

Il dato interessante riguarda un aumento del 20% rispetto al 2015 precedente, di quadrilocali locati.

Questo dato è da ricollegare specialmente alle locazioni a studenti universitari che anche quest’anno sono state numerose; va inoltre aggiunto che il 60% dei quadrilocali è stato affittato con l’arredamento proprio in quanto le case sono state rese adatte alla presenza di studenti.

Contratti

Tra le tipologie di contratto utilizzate, escludendo quella per gli immobili ad uso diverso dall’abitativo, è il contratto transitorio a fare da padrone, anche se registriamo una variazione in aumento (+4%) dei contratti 3+2 a canone concordato.

Contratto libero 4+4 8%
Contratto transitorio 54%
Contratto Canone Concordato 30%
Foresteria 8%

Cedolare secca

La cedolare secca continua ad essere la scelta fiscale preferita dai proprietari di immobili abitativi

Cedolare secca 57%
Tassazione tradizionale (IRPEF) 43%

Va detto che noi cerchiamo di spingere molto la possibilità di utilizzare il contratto a canone concordato a cui, ricordiamo, attualmente è legata la possibilità di avvantaggiarsi di un’aliquota fiscale molto bassa (10% sul canone annuo di locazione). Questa opzione, soprattutto da quando con la pubblicazione dei nuovi accordi territoriali anche il Comune di Caserta ha aggiornato i valori di riferimento, è stata scelta nel 37% dei casi.

Canoni
Anche per quest’anno non si rileva alcuna variazione rilevante sui canoni di locazione.

Acquisizione clienti

Anche nel 2016 il web risulta essere il canale privilegiato dai conduttori, con un 57% di persone che preferiscono effettuare una ricerca più mirata, attraverso fotografie e descrizioni dettagliate, per evitare di fare visite inutili e perdere tempo. È in netto calo la clientela proveniente dalla vetrina (-22%), ma abbiamo avuto un numero elevato di clienti (29%) giunti a noi grazie ad una importante partnership che da tre anni portiamo avanti con una prestigiosa scuola di formazione con sede in provincia di Caserta.

Chi vuole mettere in affitto la propria casa, cerca ancora in primis un rapporto fiduciario e quindi ben l’85% dei locatori è arrivato alla nostra agenzia grazie al passaparola o perché è stato già nostro cliente

Un dato molto importante, che per noi è indice di un’accurata scelta sia degli immobili su cui lavorare che degli inquilini interessati, sulla base delle loro esigenze, è che il 42% degli immobili è stato affittato dopo aver effettuato una sola visita, mentre il 28% è stato affittato a clienti fuori sede, che hanno scelto gli immobili attraverso il nostro sito e che hanno portato avanti la trattativa a distanza.

 

Studiando per migliorare le nostre capacità di home stager, mi imbatto quotidianamente in moltissimi articoli e gallerie fotografiche di case allestite.
È facile notare subito gli elementi che vengono insegnati ai corsi:
– ordine
– pulizia
– luce
– arredamento molto lineare
– cuscini
– colori coordinati
– effetto wow.

Ovviamente ho molto semplificato. L’home staging non è solo quell’elenco di caratteristiche da inserire in un appartamento o da fotografare, tuttavia, mi sono chiesta se non stessimo semplificando troppo anche tutte le altre caratteristiche presenti. Parlo di quelle caratteristiche che fanno di un immobile qualunque, la propria casa.

È necessario spersonalizzare, per consentire al maggior numero possibile di persone, di immaginarsi nei luoghi e negli spazi, tuttavia, mi domando, non sarebbe bene mantenere uno stile proprio, caratterizzare il proprio lavoro e magari dare alle case un’anima?

Grazie soprattutto alle piattaforme che pubblicizzano on line case per vacanza (leggi Airbnb) si è diffuso uno slogan: Belong Anywhere. Traduzione: appartieni a qualunque luogo. Questa traduzione non coglie fino in fondo le intenzioni dell’originale, perché belong anywhere, significa in realtà, riuscire a trovare in un qualunque posto nel mondo tutto ciò che ti serve per farti sentire al sicuro a casa, coccolato, immerso nei confort.

I danesi hanno una particolare parola per descrivere tutto ciò ed è hygge*.

Hygge è tutto quello che crea intimità, che serve a formare un’atmosfera piacevole, calda e accogliente, mentre si è circondati di amore e di affetto.  A quanto pare la hygge è il segreto che rende il popolo danese il più felice di Europa da più di quaranta anni.

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Mannsarda panoramica in vendita https://goo.gl/bnrBlZ

 

 

 

 

 

 

Tornando al nostro argomento principale, questa necessità di far sentire accolto l’ipotetico acquirente/inquilino/viaggiatore, porta a rendere le case sempre più simili l’una alle altre. Spariscono dalle foto tutti quei dettagli che le rendono uniche. Il colore e la luce delle fotografie tendono ad apparire sempre più ovattati e verso i colori pastello; l’arredamento è sempre molto essenziale e somigliante ad un catalogo Ikea; i dettagli sono quelli studiati per piacere a tutte le categorie di persone. In sostanza, stiamo omologando tutti gli spazi.

E anche noi lo ripetiamo ai nostri clienti fino alla noia. Fare spazio, tinteggiare le pareti preferibilmente di bianco, cambiare la tappezzeria se è possibile, eliminare ogni richiamo ad una vita vissuta precedentemente.
E i risultati si ottengono!
Le case in cui riusciamo ad applicare tutti i criteri fino ad ora elencati, sono le più visitate e le più richieste.

Ma siamo sicuri che questa omologazione non ci faccia perdere qualcosa?

*Se volete conoscere meglio cosa sia lo hygge visitate il sito:  https://goo.gl/8gJhA0