“Ho comprato casa pagandola in Bitcoin”. Una frase impensabile fino anche solo ad un anno fa, eppure è accaduto in Italia e nello specifico a Torino.
Un immobile in centro nel capoluogo piemontese è stato acquistato da un cittadino cinese, pagando il corrispettivo con la prima e più famosa delle criptovalute.
Quali prospettive apre nel mercato immobiliare questa notizia? Proviamo a fare un po’ di chiarezza sugli elementi di questo nuovo, possibile scenario.
Cosa sono i Bitcoin
I Bitcoin sono una moneta virtuale. È denaro, ma non ha un supporto fisico (quindi non c’è banconota o monetina per scambiarli, anche se per semplicità li raffiguriamo come se questo supporto ci fosse!). Non è emesso o garantito da una Banca Centrale, ma è frutto di un software appositamente programmato. Si tratta di un sistema autogovernato, aperto alla partecipazione di tutti, senza che nessuno possa prenderne il controllo.
È nato nel 2009 (il loro inventore si nasconde dietro lo pseudonimo di “Satoshi Nakamoto”) e tutte le transazioni che avvengono in Bitcoin, sono registrate in una sorta di “registro” pubblico che si chiama “Blockchain”, al quale possono accedere tutti ma che nessuno può modificare senza avere il consenso del 50% dei partecipanti.
Si definisce “criptovaluta” in quanto ogni possessore di questa moneta, ha all’interno del proprio portafoglio (che viene definito proprio “wallet“) una coppia di chiavi crittografate, una pubblica e una privata, che consentono di effettuare le transazioni. In pratica la chiave pubblica è l’indirizzo da cui si inviano o si ricevono i pagamenti, quella privata racchiude la firma digitale per autorizzarli. Se la chiave privata di un wallet viene smarrita, la moneta ad essa associata, non potrà più essere disponibile.
Acquistare immobili in bitcoin: i possibili scenari
In Italia l’Agenzia dell’Entrate con la risoluzione n. 72/E del 2016 ha chiarito il trattamento fiscale applicabile alle operazioni di acquisto e cessione di moneta virtuale, specificando che i “Bitcoin sono una moneta virtuale, utilizzata in alternativa a quella tradizionale avente corso legale“.
Questo significa che è possibile utilizzarla come corrispettivo anche per l’acquisto di un immobile.
Il primo a pubblicizzare la possibilità di acquistare immobili con Bitcoin è stato il Gruppo Immobiliare Barletta che ha deciso di permettere di pagare con la cripto valuta gli appartamenti di un edificio riqualificato nel quartiere San Lorenzo a Roma.
Nonostante Roma fosse in pole position,la prima vendita immobiliare in Bitcoin si è svolta però a Torino.
Possibili scenari futuri
La diffusione e l’utilizzo delle criptovalute può sia essere una grande opportunità che rivelarsi una bolla speculativa.
In ogni caso, per il mercato immobiliare al momento è difficile immaginare un passaggio dalla moneta tradizionale alla criptovaluta.
Al momento influisce su questa possibilità, innanzitutto la grande volatilità dei Bitcoin, il cui valore può prevedere grandi oscillazioni, e le complicazioni in fase di rogito, che spingono per lo più i professionisti del settore a consigliare di convertire la propria moneta virtuale in valuta tradizionale e poi procedere all’acquisto.
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