A breve ci sarà la scadenza per il pagamento dell’IMU. Per arrivare con la piena consapevolezza alla data prevista, facciamo un breve riassunto su cos’è l’IMU, chi la deve pagare e perché.
L’IMU (Imposta Municipale Propria) è la tassa che ha sostituito la vecchia ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), grava sugli immobili ad uso abitativo, commerciale e anche sui terreni, sugli immobili religiosi non destinati al culto e agli immobili intestati ad associazioni ed enti no profit. Il suo presupposto è il possesso o la proprietà del bene.
Chi paga l’IMU?
Il pagamento dell’IMU spetta a chi esercita un diritto reale su un determinato bene immobile.
Spetta quindi a:
– proprietari
– titolari di diritto di usufrutto, uso, abitazione, superficie ed enfiteusi (diritti reali di godimento)
– coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di una separazione legale, annullamento scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio
– locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria
– concessionario di aree demaniali.
Quando non si paga l’IMU?
I proprietari di una prima casa adibita ad abitazione principale non pagano l’IMU, a meno che l’immobile non rientri in particolari categorie catastali e cioè quelle considerate di lusso (A1, A8, A9).
Anche le pertinenze delle abitazioni principali (C2 cantine, C6 autorimesse, C7 tettoie) sono esenti dal pagamento nel numero di una unità. Per cui, se ad una abitazione principale sono collegati, ad esempio, due box, solo uno sarà esente.
Anche gli immobili concessi in comodato d’uso a parenti in linea retta di primo grado sono esenti dal pagamento dell’Imposto Municipale Propria (slavo che si tratti di immobili delle categorie sopra citate).
Coniugi con residenze diverse: chi paga l’IMU
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 209/2022, ha dichiarato l’illegittimità di qualsiasi disposizione di legge che condizioni l’esenzione IMU dell’abitazione principale alla convivenza con l’altro coniuge.
In questo modo ha superato sia la Corte di Cassazione, che una norma introdotta nel 2022 (di cui abbiamo parlato in questo articolo ), sulla base del principio che non si può combattere un comportamento scorretto sacrificando chi, invece segue correttamente le regole.
La Suprema Corte ha sottolineato come la norma introdotta negasse i diritti della famiglia sanciti dalla Costituzione, andando a favorire, ad esempio le coppie di fatto che avrebbero potuto mantenere l’esenzione.
L’IMU, inoltre, non è dovuta quando l’immobile su cui dovrebbe gravare è:
– la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli
– una civile abitazione destinata ad alloggi sociali
– un’unità immobiliare di proprietà di cooperative a proprietà indivisa, adibita ad abitazione principale dei soci assegnatari o destinate a studenti universitari assegnatari
– un immobile non locato, posseduto da soggetti appartenenti alle Forze Armate, Forze di Polizia, personale dei Vigili del Fuoco e appartenenti alla carriera prefettizia.
Non si paga neanche sui fabbricati rurali ad uso strumentale, a particolari tipi di terreni agricoli (per il luogo in cui sono ubicati o per la loro specifica tipologia) e sui fabbricati costruiti e destinati dall’impresa alla vendita.
Il calcolo dell’IMU
La base imponibile per il calcolo dell’IMU è la rendita catastale, rivalutata del 5%, moltiplicata per un coefficiente diverso per ogni tipologia di immobile e infine moltiplicata per l’aliquota deliberata dal singolo Comune.
Per i terreni agricoli e anche quelli non coltivati, invece, la base imponibile è il reddito domenicale, rivalutato del 25% e moltiplicato per un coefficiente di 135.
Per ogni dubbio o chiarimento sulle questioni specifiche, suggeriamo sempre di fare riferimento al/alla propria commercialista.
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