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Legge di Bilancio 2020. Le misure per l’immobiliare

La Legge di Bilancio 2020 (Legge n.160/2019) con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 30/12/2019 è stata promulgata ed è entrata in vigore il 1° Gennaio 2020.

Alcune conferme e alcune novità anche per quanto riguarda il settore immobiliare. Ma procediamo con ordine e vediamo le novità più rilevanti.

Cedolare secca
Una notizia positiva e una negativa in merito alla tassazione dei canoni di locazione.
Resta confermata l’aliquota del 10% in caso di contratti di locazione a canone concordato. Nessuna proroga, invece, per il regime forfettario in caso di locazione di locali commerciali. In mancanza della possibilità di optare per la cedolare secca al 21%, i proprietari torneranno al regime fiscale dell’Irpef.

Detrazioni per la casa
Nella Legge di Bilancio vengono confermati l’ecobonus, il sismabonus, bonus verde, bonus mobili e il bonus per le ristrutturazioni. Viene introdotto il nuovo bonus facciate. Si tratta di una detrazione del 90% di quanto speso per gli interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici situati nei centri storici o zone totalmente o parzialmente edificate.

Legge di Bilancio: gli interventi rilevanti per il settore immobiliare

Plusvalenza
Nel caso di vendita di un immobile prima che siano trascorsi cinque anni dal suo acquisto, aumenta l’imposta sostitutiva applicabile alle plusvalenze, passando dal 20% al 26%.

Monitoraggio della sicurezza degli immobili
È stato istituito un credito di imposta per gli anni 2020 e 2021 per le spese documentate relative all’acquisto e alla predisposizione dei sistemi di monitoraggio della sicurezza degli immobili. Le modalità attuative del credito saranno stabilite con un Decreto del Ministro dell’Economia entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio.

IMU 1.
Si conferma la deducibilità del 50% dell’IMU dal reddito di impresa o da lavoro autonomo, per gli immobili strumentali.

IMU 2.
È stata cancellata la TASI, accorpandola nuovamente all’IMU, che sarà l’unica sulla casa. L’aliquota di base, aumentata di un punto, sarà pari allo 8,6‰ che i Comuni possono aumentare di due punti o diminuire fino allo 0.

Obbligo di tracciabilità
Vengono mantenute le detrazioni del 19% per i canoni di affitto pagati dagli studenti fuori sede, ma solo se il pagamento avviene tramite pagamenti tracciabili (ad esempio il bonifico).
Vale lo stesso discorso per la detrazione degli interessi passivi del muto e quella del 19% sui mutui per la costruzione dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale.

Avremo tempo e modo nei prossimi giorni di approfondire i punti che necessitano di chiarimenti e, soprattutto, di vedere gli effetti di questa manovra sull’economia del nostro Paese.

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