home staging e valorizzazione immobiliare
Giu
05

Perché oggi parliamo di home staging

Quando parliamo di home staging, abbiamo inesorabilmente davanti agli occhi i lavori svolti in luoghi e città in cui questa buona pratica di marketing immobiliare è ormai una consuetudine. Parliamo delle grandi città, parliamo molto di Milano, con il loro gusto estetico e con la loro offerta di immobili.

Il nostro  è un meraviglioso Paese lungo e vario, con differenze socioeconomiche da una regione all’altra che possono essere abissali. E infatti, come ci piace dire spesso, parafrasando  una canzone di Lucio Dalla, Milano è vicino l’Europa, ma lontano dal resto dell’Italia.

Fra le prime questioni che dobbiamo affrontare, noi, lontani da Milano e anche dall’Europa (!) è quella relativa alla conoscenza dello strumento home staging.

home staging: La conoscenza dello strumento

Si parla di home staging già da qualche anno e i risultati, quando davvero si riesce ad attuare sono ottimi. Tuttavia, a meno che non si sia un addetto ai lavori (agente immobiliare, architetto, interior designer, fotografo di interni) questa pratica è sconosciuta alla maggior parte dei clienti proprietari di immobili.
E, nonostante visivamente il risultato di un immobile staged e di uno non staged  siano palesemente diversi, la maggior parte delle volte non ci si vuole concentrare su queste differenze migliorative.
Si pensa che, fondamentalmente, chi ha bisogno di un appartamento ne avrà necessità a prescindere dalla bella foto, dall’ordine, dalla pulizia degli interni, da una più corretta disposizione degli spazi o da quello che generalmente viene definito “effetto WOW”.
Oltre a non vedere la differenza, non la si percepisce.

Dettagli-di-home-staging

Dettagli di Home staging

Il primo effetto che deriva da questa scarsa conoscenza è quindi la mancanza di investimenti da parte dei proprietari.

mancanza di investimenti

E per investimenti si intende tutto: la pulizia, la tinteggiata, la riparazione di quanto c’è da riparare.
Ma anche quello che è necessario acquistare per l’allestimento, oltre che il compenso per l’home stager .
La frase ricorrente è: “lo sistemo dopo averlo affittato” oppure, in caso di vendita, “ se lo aggiusterà il nuovo proprietario”.

L’elemento sottointeso poi, ad un lavoro di valorizzazione immobiliare è che l’agente immobiliare/home stager, deve lavorare in esclusiva. I proprietari devono scegliere di affidarsi ad un professionista che lavora secondo dei criteri e degli standard. Deve quindi scegliere. E, si sa, le persone non vogliono scegliere, perché la scelta comporta responsabilità. Responsabilità dei successi, ma anche degli insuccessi.

Infine, togli ad un proprietario la possibilità di occuparsi in prima persona del proprio immobile e causerai un dolore quasi fisico.

Scarsa conoscenza, scarse risorse, zero responsabilità, emotività fuori controllo. La situazione più difficile nella quale lavorare.

Nella narrazione ufficiale, per di più, difficilmente troviamo rappresentate le situazioni nelle quali ci troviamo realmente ad operare e tendere concettualmente ad un ideale, non sempre è utile per chi fa il nostro lavoro.
Gli immobili non hanno tutti belle vedute, contesti signorili o proprietari lungimiranti. Il più delle volte ci troviamo a dover fare il meglio possibile con le risorse che abbiamo (vedi la galleria di alcuni nostri interventi)
Il più delle volte è un servizio che offriamo e che svolgiamo con un nostro kit per l’allestimento.

I puristi dell’home staging inorridiranno a leggere queste parole. Saranno contrariati e penseranno che non possiamo essere definiti all’interno della stessa categoria.

Ma noi abbiamo deciso di continuare su una strada che sappiamo portare dei risultati, e abbiamo deciso di non seguire tutte le regole. Di creare anche le nostre, adattandole al contesto. Del resto la parola di moda in questi anni non è resilienza?

Se hai un immobile da vendere o affittare, o conosci qualcuno che lo abbia, vieni a conoscere il nostro servizio di home staging dedicato a te!