Nov
15

Quando la casa fa la muffa

La muffa, quella nera, maleodorante, fissata negli angoli dei soffitti di bagni, verande, camere da letto.

Quella a macchiette, che fanno un po’ effetto animalier dietro gli armadi.

Oppure quella che porta con sé l’odore inconfondibile, che non va via semplicemente pulendo casa, perché tanto ritorna.

Il quadro è abbastanza inquietante?

Credo di sì, perché la muffa è uno di quei problemi che può scaturire da molte cause e causare molti problemi.

Proviamo a fare ordine, dividendo queste cause fra quelle che grossomodo possono essere ricondotte a chi vive nella casa e quelle che possono essere ricondotte alla casa stessa.

Muffa causata da comportamenti degli abitanti.

  • Areazione insufficiente: i locali sono arieggiati male. Non si ha la buona abitudine di aprire le finestre per far “cambiare l’aria”, come dicono le mamme, magari anche più di una volta al giorno.
  • Si lascia aperta la porta che separa una stanza riscaldata da una non riscaldata. Nella stanza non riscaldata si formeranno condensa e muffa più facilmente che nelle altre.
  • Vengono scelti per le pareti rivestimenti non traspiranti, tipo carta da parati al vinile.
  • Si lascia asciugare la biancheria all’interno della casa o sui termosifoni.

C’è poi la muffa causata da problemi strutturali.

  • Pareti esterne non isolate bene.
  • Infiltrazioni.

Occorre quindi separare i casi in cui si può parlare di vizio dell’immobile, da quelli di caso fortuito.muffa_come_comportarsi_blog_homing_immobiliare_caserta

Se non si risolvono i problemi alla radice, non basta ripulire la parete “infettata”dalla muffa.

Occorre rivolgersi a degli specialisti, usare prodotti che siano controllati ed ecologici, per eliminare il problema alla base. E se si tratta di un problema comportamentale, cambiare abitudine.

Nel caso in cui l’appartamento con la muffa sia concesso in locazione, spesso gli inquilini cercano delle soluzioni, per non vivere più in una casa ritenuta non più salubre. E cosa fanno?
Decidono di:

  1. smettere di pagare il canone di locazione
  2. autoridursi il suddetto canone
  3. lasciare l’appartamento senza preavviso

Ma possono farlo?

Diciamo che il conduttore non può decidere autonomamente di sospendere il pagamento del canone o la sua riduzione.

Diciamo anche, però che la legge (art. 1578 CC) prevede che “se al momento della consegna la cosa locata è affetta da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può domandare la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili.”

Il locatore, inoltre, per legge è tenuto a mantenere la cosa locata in buono stato di manutenzione e deve essere considerato responsabile del problema e chiamato a rispondere dei danno subiti dai locatari, nei casi di presenza di muffe e umidità alle pareti dell’immobile locato.

L’inquilino può chiedere la risoluzione del contratto quando la muffa sia tanta e tale da poter essere eliminata solo intervenendo in maniera strutturale sull’immobile; quando senza tale intervento l’appartamento risulta essere inabitabile.

Ma come si deve procedere per vedere tutelato il proprio diritto alla salute in primis?

L’inquilino deve comunicare per iscritto al proprietario il problema che si è venuto a creare, ponendo un termine per la rimozione dello stesso. Il proprietario, potrà asserire che la muffa si sia formata a causa di cattive abitudini del conduttore e  chiedere a sua volta la risoluzione del contratto. A questo punto sarà necessaria la presenza di un tecnico che verifichi quali siano le cause della presenza di muffa.

La regola è sempre la stessa: se si tratta di una mancata o inadeguata manutenzione ordinaria, la rimozione sarà a carico dell’inquilino. Se si tratta di manutenzione straordinaria, se ne dovrà fare carico il locatore.

Il nostro consiglio, per i proprietari di immobili è  di risolvere i problemi senza cercare scappatoie e cure palliative.

Per gli inquilini, invece, è quello di rivolgervi a dei seri professionisti per capire come muoversi, senza cadere nella tentazione di farsi giustizia da sé.

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