Romantico, elegante, dalle atmosfere provenzali, è lo stile shabby chic.
La sua traduzione letterale è “elegante trasandato” e nasce nel 1980 negli Stati Uniti. Non risulta essere uno stile nuovo in Europa, influenzato com’è dalla cultura mediterranea (provenzale e greca soprattutto), ed è molto apprezzato e tornato in voga negli ultimi anni.
Il punto di partenza possono essere mobili generalmente troppo vecchi per essere inseriti in un arredamento moderno, ma troppo giovani per poter essere considerati antiquariato.
Colori pastello, beige, tinte avorio e bianco candido e poi, riciclo, recupero, vintage, creatività.
Lo stile shabby raccoglie tutto quello che appare vecchio e anche un po’ misero e lo trasforma in un qualcosa di elegante e affascinante, reinventando anche gli oggetti in nuovi usi.
Tanto lino e cotone, legno decapato che lascia vedere le venature, porcellane e ferro battutto, pizzi e uncinetti sono alla base di questo stile. Uno stile che negli ultimi anni impazza sulle riviste di arredamento e nei blog. Piace così tanto che anche Ikea ha inserito nelle sue collezioni componenti in stile shabby.
I puristi, distinguono inoltre lo shabby semplice, il country chic e il gustaviano svedese che si assomigliano per lo più per tonalità e, in alcuni casi, per forme.
Alcuni aspetti si fondono, ma lo shabby chic ha un must: utilizza mobili rovinati e che presentano segni di usura.
I più estremisti arrivano ad indicare lo shabby chic come un vero e proprio stile di vita. Anima romantica, un po’ nostalgica, amante di un’eleganza sottotono, alla ricerca di una vita lontana dalle frenesie moderne e che tenda ad avvicinarsi alla natura e alla semplicità.
Se siete curiosi, per farvi un’idea di cosa sia shabby chic, potete dare uno sguardo al sito www.shab.it,